Uno dei principali motivi che spinge a scegliere un’auto elettrica è probabilmente il suo impatto ecologico. La vendita di auto elettriche è in continua crescita: nel 2021 ne sono state vendute 6.6 milioni che hanno rappresentato circa il 9% del mercato globale.

Nello stesso tempo molte città europee, anche italiane, stanno diventando sempre più “electric friendly”.

Emissioni: i numeri

Il settore dei trasporti è responsabile del 30% delle emissioni di CO2 a livello europeo:

  • il 72% di tali emissioni è prodotto dal trasporto stradale
  • il 60,7% di queste dalle sole automobili

I gas emessi dalle autovetture sono anche una fonte significativa di inquinanti atmosferici come:

  • polveri sottili (PM)
  • biossido di azoto (NO2)

…pericolosi per la salute umana e per l’ambiente, soprattutto in città.

Emissioni: i numeri

Il settore dei trasporti è responsabile del 30% delle emissioni di CO2 a livello europeo:

  • il 72% di tali emissioni è prodotto dal trasporto stradale
  • il 60,7% di queste dalle sole automobili

I gas emessi dalle autovetture sono anche una fonte significativa di inquinanti atmosferici come:

  • polveri sottili (PM)
  • biossido di azoto (NO2)

…pericolosi per la salute umana e per l’ambiente, soprattutto in città.

Perché l’auto elettrica fa bene all’ambiente

Le emissioni di un’auto elettrica, tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita, sono minori di un’auto endotermica anche paragonando il modello a benzina più virtuoso e quello elettrico con più emissioni.
Le variabili che rendono più o meno impattanti a livello ambientale i vari modelli sono:

  • le emissioni prodotte in fase di estrazione dei materiali e di costruzione
  • la fonte di energia elettrica utilizzata (rinnovabile o fossile)
  • l’utilizzo del veicolo in termini di km percorsi

Le auto elettriche, essendo prive di terminali di scarico, non producono alcuna emissione di anidride carbonica durante la guida, il che riduce di molto l’inquinamento dell’aria e le rende auto a basso impatto ambientale.

Il divario già evidente tra le auto elettriche e quelle tradizionali aumenta notevolmente se si tengono in considerazione le variabili citate e tutte le emissioni nocive collegate alla combustione degli idrocarburi nei motori tradizionali, come gli ossidi di azoto ed il particolato.
Le auto elettriche insomma contribuiscono a ridurre le emissioni di gas effetto serra in modo significativo rispetto ai veicoli tradizionali, tuttavia non sono completamente a zero emissioni.

Decarbonizzare la mobilità è fondamentale per contrastare la crisi climatica, salvaguardare la salute dei cittadini e gli equilibri ambientali.
Purtroppo, però, l’attuale tendenza va nella direzione opposta: mentre altri settori quali la produzione di energia elettrica e l’industria hanno per lo più ridotto le loro emissioni dal 1990 ad oggi, il settore dei trasporti ne ha registrato un aumento, complice un generale incremento della mobilità.

Di fronte alla sfida della decarbonizzazione i veicoli elettrici rappresentano una valida soluzione al dilemma della mobilità sostenibile. Nel corso del loro intero ciclo di vita – dall’estrazione di minerali per le batterie, alla produzione, alla guida e alla rottamazione – le auto elettriche emettono in media 3 volte meno CO2 dei modelli a benzina e gasolio.

Le “emissioni nascoste” dell’auto elettrica

Per valutare l’impatto sull’ambiente considerare solo le emissioni di anidride carbonica non è però sufficiente. Bisogna porre l’attenzione anche su alcuni altri fattori:

  1. le materie prime utilizzate
  2. gli altri gas serra emessi durante l’uso
  3. la produzione di metalli pesanti
  4. l’impatto delle fonti energetiche

A dispetto delle credenze comuni le auto elettriche sono ad oggi le più impattanti; la filiera produttiva, infatti, non può ancora contare su decenni di standardizzazione come avviene per il termico.
Questo determina il rilascio di maggiori quantità di CO2.

Le “emissioni nascoste” dell’auto elettrica

Per valutare l’impatto sull’ambiente considerare solo le emissioni di anidride carbonica non è però sufficiente. Bisogna porre l’attenzione anche su alcuni altri fattori:

  1. le materie prime utilizzate
  2. gli altri gas serra emessi durante l’uso
  3. la produzione di metalli pesanti
  4. l’impatto delle fonti energetiche

A dispetto delle credenze comuni le auto elettriche sono ad oggi le più impattanti; la filiera produttiva, infatti, non può ancora contare su decenni di standardizzazione come avviene per il termico.
Questo determina il rilascio di maggiori quantità di CO2.

Energia elettrica: combustibili fossili e processo di produzione

La produzione di energia elettrica in molti paesi, inclusa l’Italia, deriva dai combustibili fossili come il gas e il carbone.
Va da sé che attuare un’inevitabile inversione di tendenza rispetto all’ impatto ambientale dell’uomo, non passa esclusivamente dall’adozione dell’auto elettrica ma anche dalle scelte relative al mix energetico utilizzato per alimentarle e dall’incremento quindi della produzione di energie rinnovabili.

Abbiamo accennato inoltre alle emissioni derivanti dal processo di produzione.
La produzione delle batterie e in particolare l’estrazione e la lavorazione delle materie prime ha un impatto tutt’altro che trascurabile sugli ecosistemi in termini di sfruttamento minerario e di tossicità dei materiali.

Transizione ecologica: non solo auto elettrica

L’elettrificazione del trasporto su strada non è dunque una soluzione miracolosa e dev’essere accompagnata da misure adeguate a renderla davvero sostenibile.

Una soluzione per minimizzare tali impatti potrebbe derivare dal riciclo e il riutilizzo di materiali come le batterie. Se i tassi di riciclo delle batterie non cresceranno enormemente entro il 2050, le miniere di rame, il litio e il nickel attualmente in uso potrebbero esaurirsi, mentre l’apertura di nuove miniere potrebbe avere conseguenze devastanti sui bacini idrici e i corsi d’acqua e la biodiversità.
Questo permetterebbe il risparmio di energia e materie prime preziose e una significativa riduzione dell’impatto ambientale complessivo dei veicoli.

Un’altra misura necessaria riguarda l’investimento nella produzione di energia rinnovabile e pulita.
Ogni tecnologia presenta insomma vantaggi e svantaggi: al momento non esistono delle vetture davvero a impatto zero, almeno finché i costi ambientali di produzione non verranno abbattuti e ci si affiderà a fonti al 100% rinnovabili.
In ogni caso, allo stato attuale, le auto elettriche rimangono l’alternativa meno impattante per il Pianeta.

Transizione ecologica: non solo auto elettrica

L’elettrificazione del trasporto su strada non è dunque una soluzione miracolosa e dev’essere accompagnata da misure adeguate a renderla davvero sostenibile.

Una soluzione per minimizzare tali impatti potrebbe derivare dal riciclo e il riutilizzo di materiali come le batterie. Se i tassi di riciclo delle batterie non cresceranno enormemente entro il 2050, le miniere di rame, il litio e il nickel attualmente in uso potrebbero esaurirsi, mentre l’apertura di nuove miniere potrebbe avere conseguenze devastanti sui bacini idrici e i corsi d’acqua e la biodiversità.
Questo permetterebbe il risparmio di energia e materie prime preziose e una significativa riduzione dell’impatto ambientale complessivo dei veicoli.

Un’altra misura necessaria riguarda l’investimento nella produzione di energia rinnovabile e pulita.
Ogni tecnologia presenta insomma vantaggi e svantaggi: al momento non esistono delle vetture davvero a impatto zero, almeno finché i costi ambientali di produzione non verranno abbattuti e ci si affiderà a fonti al 100% rinnovabili.
In ogni caso, allo stato attuale, le auto elettriche rimangono l’alternativa meno impattante per il Pianeta.

Auto ibride e auto elettriche rappresentano la mobilità del futuro. Non tutti sanno però che tra auto elettriche e auto ibride esistono numerose differenze.

Vediamo insieme al meccanico ‘ a posto’ le differenze tecniche, i vantaggi e i consigli per la scelta di una nuova auto.

Che cos’è un’auto ibrida?

I veicoli elettrici ibridi funzionano con una combinazione di elettricità e carburante convenzionale.

Sono alimentati da un motore a combustione interna combinato con uno o più motori elettrici che utilizzano l’energia immagazzinata nelle batterie.

I motori ibridi sono disponibili in tre versioni:

  • ricaricabili
  • convenzionali
  • leggeri

Le auto ibride ricaricabili

note anche come veicoli elettrici Plug-in, hanno una batteria interna ricaricabile che alimenta un motore elettrico.

Può essere caricata dalla rete elettrica presso una stazione di ricarica o tramite una normale presa di corrente che permette di guidare in modalità elettrica per un tratto medio-corto.

Dispongono anche di un motore a combustione interna con serbatoio del carburante benzina o diesel.

Le auto ibride convenzionali

le cosiddette Full hybrid, forse l’ibrido più conosciuto, hanno una batteria che non può essere caricata dalla rete, e un motore con serbatoio del carburante.

Il motore a combustione e il motore elettrico lavorano costantemente in simbiosi alternandosi in base al comportamento del guidatore; forniscono potenza meccanica mentre l’energia a supporto del motore elettrico viene recuperata in frenata.

L’ibrido leggero

o Mild hybrid è il primo step dell’universo elettrificazione.

Rappresenta la soluzione più economica, conservativa e meno complessa; include quelle vetture – benzina o diesel – alle quali viene affiancato un piccolo motore elettrico che supporta l’automobile in alcune fasi di guida come, ad esempio le manovre di sorpasso, quando si è in coda nel traffico o ci si ferma al semaforo. Questa tipologia di ibrido offre all’auto una manciata di cavalli e contribuisce a ridurre i consumi.

Le auto ibride ricaricabili

note anche come veicoli elettrici Plug-in, hanno una batteria interna ricaricabile che alimenta un motore elettrico.

Può essere caricata dalla rete elettrica presso una stazione di ricarica o tramite una normale presa di corrente che permette di guidare in modalità elettrica per un tratto medio-corto.

Dispongono anche di un motore a combustione interna con serbatoio del carburante benzina o diesel.

Le auto ibride convenzionali

le cosiddette Full hybrid, forse l’ibrido più conosciuto, hanno una batteria che non può essere caricata dalla rete, e un motore con serbatoio del carburante.

Il motore a combustione e il motore elettrico lavorano costantemente in simbiosi alternandosi in base al comportamento del guidatore; forniscono potenza meccanica mentre l’energia a supporto del motore elettrico viene recuperata in frenata.

L’ibrido leggero

o Mild hybrid è il primo step dell’universo elettrificazione.

Rappresenta la soluzione più economica, conservativa e meno complessa; include quelle vetture – benzina o diesel – alle quali viene affiancato un piccolo motore elettrico che supporta l’automobile in alcune fasi di guida come, ad esempio le manovre di sorpasso, quando si è in coda nel traffico o ci si ferma al semaforo. Questa tipologia di ibrido offre all’auto una manciata di cavalli e contribuisce a ridurre i consumi.

Cosa si intende per auto elettrica pura?

I veicoli completamente elettrici, Full electric, sono alimentati esclusivamente da un motore elettrico che funziona grazie all’energia immagazzinata all’interno della batteria. A differenza delle ibride le auto elettriche non sono supportate da nessun motore a combustione interna.

Uno o più motori elettrici generano potenza meccanica con energia recuperata dalla frenata. Le batterie possono essere caricate attingendo alla rete elettrica presso una colonnina pubblica o una wall box domestica.

L’autonomia di queste vetture dipende strettamente dalla capacità, ovvero dalla dimensione della batteria, si passa ad esempio dai circa 150 km della Smart For Two agli oltre 650 km della Tesla Model S.

L’autonomia delle batterie è il punto sul quale si stanno concentrando maggiormente i principali costruttori automobilistici per aumentarne la durata e contestualmente ridurne i tempi di ricarica.

Cosa si intende per auto elettrica pura?

I veicoli completamente elettrici, Full electric, sono alimentati esclusivamente da un motore elettrico che funziona grazie all’energia immagazzinata all’interno della batteria. A differenza delle ibride le auto elettriche non sono supportate da nessun motore a combustione interna.

Uno o più motori elettrici generano potenza meccanica con energia recuperata dalla frenata. Le batterie possono essere caricate attingendo alla rete elettrica presso una colonnina pubblica o una wall box domestica.

L’autonomia di queste vetture dipende strettamente dalla capacità, ovvero dalla dimensione della batteria, si passa ad esempio dai circa 150 km della Smart For Two agli oltre 650 km della Tesla Model S.

L’autonomia delle batterie è il punto sul quale si stanno concentrando maggiormente i principali costruttori automobilistici per aumentarne la durata e contestualmente ridurne i tempi di ricarica.

Differenze fra auto ibride e auto elettriche

1. L’equipaggiamento

Le vetture ibride sono fornite di due distinti propulsori, cioè un motore a benzina o diesel e un motore elettrico. La particolarità dell’auto ibrida è data dal fatto che entrambi i motori lavorano in sinergia così da garantire non solo una decisa riduzione delle emissioni nocive, ma anche un sostanzioso risparmio nei consumi di carburante.

L’auto elettrica è dotata esclusivamente di un motore elettrico alimentato da un pacco batterie che consente in questo modo di eliminare totalmente la presenza del motore termico.

1. L’equipaggiamento

Le vetture ibride sono fornite di due distinti propulsori, cioè un motore a benzina o diesel e un motore elettrico. La particolarità dell’auto ibrida è data dal fatto che entrambi i motori lavorano in sinergia così da garantire non solo una decisa riduzione delle emissioni nocive, ma anche un sostanzioso risparmio nei consumi di carburante.

L’auto elettrica è dotata esclusivamente di un motore elettrico alimentato da un pacco batterie che consente in questo modo di eliminare totalmente la presenza del motore termico.

2. Gli ecoincentivi

Le auto elettriche godono della massima decurtazione rispetto alle auto ibride di qualsiasi tipologia, anche delle plug-in che di listino possono costare di più.

2. Gli ecoincentivi

Le auto elettriche godono della massima decurtazione rispetto alle auto ibride di qualsiasi tipologia, anche delle plug-in che di listino possono costare di più.

3. La Guidabilità

Le auto elettriche godono di una spinta maggiore e sono tendenzialmente più potenti delle auto ibride. Le ibride sono più leggere, visti gli ingombri limitati della batteria.

3. La Guidabilità

Le auto elettriche godono di una spinta maggiore e sono tendenzialmente più potenti delle auto ibride. Le ibride sono più leggere, visti gli ingombri limitati della batteria.

4. La Manutenzione

Visto il minor numero di componenti le auto elettriche hanno un minor costo di manutenzione. Questo non vuol dire però nessuna manutenzione ordinaria!

4. La Manutenzione

Visto il minor numero di componenti le auto elettriche hanno un minor costo di manutenzione. Questo non vuol dire però nessuna manutenzione ordinaria!

Da un punto di vista amministrativo invece, le ibride e le elettriche godono degli stessi vantaggi rispetto alla mobilità urbana, a cominciare dalle aree ZTL. Eccone alcuni: 

  • parcheggi gratuiti nelle zone a traffico limitato
  • incentivi e sussidi nazionali e locali
  • esenzioni dalla tassa di circolazione
  • premi assicurativi ridotti

In linea generale i veicoli elettrificati non inquinano vista l’assenza del motore termico, consentono di ridurre o azzerare i costi alla pompa di benzina e di viaggiare nella comodità del silenzio grazie ai motori molto silenziosi che producono solo un leggero sibilo.

Quale scegliere?

Un’auto Full electric è consigliata a quegli automobilisti che affrontano percorsi di breve o media durata e che possono ricaricare l’auto a casa o presso una colonnina di ricarica pubblica.

L’ibrida Plug-in è più adatta per coloro che percorrono giornalmente non più di cinquanta chilometri e che possono ricaricare quotidianamente l’auto nel loro box di casa.

Full hybrid è raccomandata a chi si muove prevalentemente in città e che non ha la possibilità o non vuole preoccuparsi di ricaricare la batteria.

Mild hybrid per tutti gli utenti che si approcciano per la prima volta al mondo dell’elettrificazione e che non si rispecchiano in nessuno dei gruppi precedenti.

Quale scegliere?

Un’auto Full electric è consigliata a quegli automobilisti che affrontano percorsi di breve o media durata e che possono ricaricare l’auto a casa o presso una colonnina di ricarica pubblica.

L’ibrida Plug-in è più adatta per coloro che percorrono giornalmente non più di cinquanta chilometri e che possono ricaricare quotidianamente l’auto nel loro box di casa.

Full hybrid è raccomandata a chi si muove prevalentemente in città e che non ha la possibilità o non vuole preoccuparsi di ricaricare la batteria.

Mild hybrid per tutti gli utenti che si approcciano per la prima volta al mondo dell’elettrificazione e che non si rispecchiano in nessuno dei gruppi precedenti.

Quindi, meglio auto elettrica o ibrida?

La risposta dipende da alcuni fattori: quali sono le proprie necessità, dove si abita, come si utilizza l’auto e quale investimento si vuole affrontare.

Se è vero che entrambe le tipologie di auto sono a basso impatto ambientale, è anche vero che, a seconda delle esigenze di chi le guida, una può rivelarsi più utile dell’altra.

Quindi, meglio auto elettrica o ibrida?

La risposta dipende da alcuni fattori: quali sono le proprie necessità, dove si abita, come si utilizza l’auto e quale investimento si vuole affrontare.

Se è vero che entrambe le tipologie di auto sono a basso impatto ambientale, è anche vero che, a seconda delle esigenze di chi le guida, una può rivelarsi più utile dell’altra.

Quando si decide di acquistare un’auto usata orientarsi tra milioni di vetture spesso non è una scelta facile.
Ecco alcuni consigli e suggerimenti del meccanico ‘a posto’ per evitare classici errori e delusioni se vuoi acquistare un veicolo usato.

1. Stabilisci quali sono le tue esigenze, aspettative e utilizzo dell’auto

City car? Berlina? Monovolume? SUV?
Prima di tutto è importante decidere il modello di auto di cui hai bisogno in base alle tue priorità ed esigenze d’uso, altrimenti il rischio è di perdersi fra le numerose offerte di auto disponibili online e in concessionario.
Valutare la tipologia di motore è decisivo in termini di costi e impatto ambientale:

  • auto a benzina per chi guida principalmente in aree urbane per brevi tragitti;
  • auto diesel per chi percorre più chilometri;
  • auto ibrida o elettrica, per ridurre i consumi di CO2 anche se più costosa da acquistare

2. Definisci quanto vuoi spendere per un’auto usata

Quando si decide di acquistare un’auto di seconda mano, il fattore prezzo è fra i principali. Darsi un budget anche in relazione ai costi di manutenzione previsti è utile per orientarsi fra le molte offerte.
Da considerare anche la modalità di pagamento che vorrai scegliere: finanziamento, contanti, prestito.

Recentemente sta attirando sempre più attenzione il noleggio dell’auto con l’opzione di acquisto, per chi desidera sostituire spesso l’auto.

Per farti un’idea, grazie ai siti internet tematici, è ormai facile filtrare le proprie ricerche inquadrandole in un range economico ben definito per:

  • prezzo di acquisto
  • costo di utilizzo quotidiano in base al tipo di motore
  • assicurazione
  • manutenzione

2. Definisci quanto vuoi spendere per un’auto usata

Quando si decide di acquistare un’auto di seconda mano, il fattore prezzo è fra i principali. Darsi un budget anche in relazione ai costi di manutenzione previsti è utile per orientarsi fra le molte offerte.
Da considerare anche la modalità di pagamento che vorrai scegliere: finanziamento, contanti, prestito.

Recentemente sta attirando sempre più attenzione il noleggio dell’auto con l’opzione di acquisto, per chi desidera sostituire spesso l’auto.

Per farti un’idea, grazie ai siti internet tematici, è ormai facile filtrare le proprie ricerche inquadrandole in un range economico ben definito per:

  • prezzo di acquisto
  • costo di utilizzo quotidiano in base al tipo di motore
  • assicurazione
  • manutenzione

3. Verifica le quotazioni delle auto

Per acquistare bene, informarsi sui prezzi di mercato è importante. Confrontare i diversi prezzi per i modelli usati offrirà anche degli argomenti al momento della negoziazione. E se si ha un’auto da rivendere, è indispensabile verificare anche la sua quotazione e la sua valutazione.

4. Esegui le procedure amministrative nelle corrette modalità

Qualsiasi acquisto di veicolo richiede procedure e documenti amministrativi:
1. carta di circolazione
2. certificato di vendita
3. certificati di assenza di fermi amministrativi
4. libretto di manutenzione
5. ispezione tecnica

Assicurati di non dimenticare nulla e di fare tutto nei tempi previsti!

4. Esegui le procedure amministrative nelle corrette modalità

Qualsiasi acquisto di veicolo richiede procedure e documenti amministrativi:
1. carta di circolazione
2. certificato di vendita
3. certificati di assenza di fermi amministrativi
4. libretto di manutenzione
5. ispezione tecnica

Assicurati di non dimenticare nulla e di fare tutto nei tempi previsti!

5. Fai le giuste domande al venditore

Informarsi bene sull’auto usata prima di acquistarla ponendo le giuste domande è importante per fare una valutazione complessiva.

  • Qual è il chilometraggio dell’auto?
  • Quale era la destinazione d’uso dell’auto?
  • È mai stata incidentata o riparata?
  • Quando sono state fatte le ultime manutenzioni?
  • Perché quest’auto è in vendita?
  • Il prezzo è trattabile?
  • Ci sono multe, fermi o limitazioni a cui è assoggettato il veicolo?

5. Fai le giuste domande al venditore

Informarsi bene sull’auto usata prima di acquistarla ponendo le giuste domande è importante per fare una valutazione complessiva.

  • Qual è il chilometraggio dell’auto?
  • Quale era la destinazione d’uso dell’auto?
  • È mai stata incidentata o riparata?
  • Quando sono state fatte le ultime manutenzioni?
  • Perché quest’auto è in vendita?
  • Il prezzo è trattabile?
  • Ci sono multe, fermi o limitazioni a cui è assoggettato il veicolo?

6. Controlla le condizioni generali dell’auto

Le condizioni del veicolo devono essere ispezionate a fondo, non basta un breve colpo d’occhio. Non deve sfuggire nulla!
Verifica che ogni equipaggiamento funzioni, che non vi siano difetti alla guida e che nulla manchi. Presta particolare attenzione sia per gli interni che per gli esterni e accertati che il veicolo non abbia mai subito gravi incidenti.

7. Effettua il test su strada

Quando si testa un’auto usata è essenziale controllare attentamente tutte le sue componenti.

I freni

Osserva se la spia dei freni si accende subito dopo l’avviamento e si spegne poco dopo. Questo indica che il sistema non sta funzionando correttamente. Se senti uno stridio molto forte durante la frenata questo è un chiaro indicatore che le pastiglie dei freni devono essere sostituite.

I freni

Per una corretta manutenzione dei pneumatici è importante controllare due aspetti:

  • l’usura, il battistrada deve avere per legge l’altezza minima pari a 1,6 millimetri
  • la pressione di gonfiaggio, deve corrispondere a quella raccomandata, tenendo presente che le basse temperature influiscono sulle prestazioni degli pneumatici. 

La trasmissione

Se si verifica un suono forte e vibrante in accelerata o in curva, la trasmissione non è in condizioni ottimali.
Controlla il rilascio graduale della frizione in terza o in quarta: se la macchina ci mette troppo ad andare in stallo probabilmente c’è un problema alla trasmissione.

La trasmissione

Se si verifica un suono forte e vibrante in accelerata o in curva, la trasmissione non è in condizioni ottimali.
Controlla il rilascio graduale della frizione in terza o in quarta: se la macchina ci mette troppo ad andare in stallo probabilmente c’è un problema alla trasmissione.

Il motore

Se l’olio sa di benzina oppure sembra scuro è arrivato il momento di cambiarlo.

1. Controlla se si verificano degli strani rumori come ticchettii o suoni stridenti: possono indicare problemi alla distribuzione; in caso di colpi sordi si potrebbe trattare di un problema ai cuscinetti;
2. Guarda se la spia dell’olio è accesa o se la temperatura ha raggiunto la soglia di attenzione.

Il motore

Se l’olio sa di benzina oppure sembra scuro è arrivato il momento di cambiarlo.

1. Controlla se si verificano degli strani rumori come ticchettii o suoni stridenti: possono indicare problemi alla distribuzione; in caso di colpi sordi si potrebbe trattare di un problema ai cuscinetti;
2. Guarda se la spia dell’olio è accesa o se la temperatura ha raggiunto la soglia di attenzion

La batteria

Testa il motorino di avviamento facendo partire l’accensione per 2 secondi.
Leggi il voltmetro: una batteria con un voltaggio inferiore ai 12 volt è ossidata e non mantiene o non accetta più la ricarica.

La batteria

Testa il motorino di avviamento facendo partire l’accensione per 2 secondi.
Leggi il voltmetro: una batteria con un voltaggio inferiore ai 12 volt è ossidata e non mantiene o non accetta più la ricarica.

Il volante

Controlla la presenza di stridii quando gira il volante: il livello del liquido dello sterzo potrebbe essere troppo basso.
Testa se girare il volante è faticoso. Il servosterzo potrebbe non funzionare correttamente per:

  • un basso livello del liquido dello sterzo
  • alcune perdite
  • danni

Se il volante vibra fortemente con il motore acceso al minimo, la cinghia della trasmissione è danneggiata, allentata oppure necessita di essere cambiata.

Il volante

Controlla la presenza di stridii quando gira il volante: il livello del liquido dello sterzo potrebbe essere troppo basso.
Testa se girare il volante è faticoso. Il servosterzo potrebbe non funzionare correttamente per:

  • un basso livello del liquido dello sterzo
  • alcune perdite
  • danni

Se il volante vibra fortemente con il motore acceso al minimo, la cinghia della trasmissione è danneggiata, allentata oppure necessita di essere cambiata.

Le sospensioni

Testa se il veicolo sbanda o cigola durante le sterzate; se oscilla o trema con velocità moderata e se il veicolo è allineato orizzontalmente.

Le sospensioni

Testa se il veicolo sbanda o cigola durante le sterzate; se oscilla o trema con velocità moderata e se il veicolo è allineato orizzontalmente.

Gomme e luci

Controlla il livello di usura degli pneumatici. Un’usura non uniforme tra le varie ruote potrebbe indicare un problema di allineamento o alle sospensioni.
Verifica il buon funzionamento di tutte le luci: luci frontali e posteriori, dei freni e delle frecce.

Gomme e luci

Controlla il livello di usura degli pneumatici. Un’usura non uniforme tra le varie ruote potrebbe indicare un problema di allineamento o alle sospensioni.
Verifica il buon funzionamento di tutte le luci: luci frontali e posteriori, dei freni e delle frecce.

In Italia la quota di veicoli a metano sul totale del parco circolante è pari al 2,1%. Negli anni, coloro che hanno scelto di acquistare un’auto a metano lo hanno fatto per due motivi principali:

  • economico, prima dell’attuale crisi il prezzo al L era fra i più bassi tra i carburanti disponibili. Il costo del metano al L attualmente è molto più alto rispetto al passato, supera anche il costo della benzina
  • ambientale, la combustione del metano genera il 20% in meno di CO2 rispetto alla benzina per cui possiamo dire che il metano è un carburante ecologico

Scopriamo di più sull’auto a metano, buone prassi e consigli di manutenzione specifici, insieme al meccanico ‘a posto’!

Auto a metano: una scelta sicura ed ecologica

Il gas metano è un idrocarburo semplice, la sua molecola è costituita da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno “CH4”.

Il principale vantaggio del metano riguarda la sua consistenza: è più leggero dell’aria, pertanto, in caso di incidenti o perdite, si disperde rapidamente senza creare accumuli. È per questo motivo per esempio che, a differenza dell’auto a GPL, si può parcheggiare l’auto a metano nei parcheggi sotterranei.

Il metano poi è ecologico poiché ha emissioni ridottissime; oltre al beneficio per l’ambiente:

  • puoi utilizzare l’automobile anche in caso di riduzioni al traffico come targhe alterne o eco-pass
  • sei esonerato dal pagamento del bollo, in alcuni casi in modalità permanente

Auto a metano: una scelta sicura ed ecologica

Il gas metano è un idrocarburo semplice, la sua molecola è costituita da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno “CH4”.

Il principale vantaggio del metano riguarda la sua consistenza: è più leggero dell’aria, pertanto, in caso di incidenti o perdite, si disperde rapidamente senza creare accumuli. È per questo motivo per esempio che, a differenza dell’auto a GPL, si può parcheggiare l’auto a metano nei parcheggi sotterranei.

Il metano poi è ecologico poiché ha emissioni ridottissime; oltre al beneficio per l’ambiente:

  • puoi utilizzare l’automobile anche in caso di riduzioni al traffico come targhe alterne o eco-pass
  • sei esonerato dal pagamento del bollo, in alcuni casi in modalità permanente

Buone prassi e consigli di manutenzione per l’auto a metano

Per mantenere l’impianto a metano al massimo dell’efficienza sono necessari alcuni accorgimenti e manutenzioni ordinarie.

1. Effettuare una revisione delle bombole del metano ogni 4/5 anni

Effettuare una revisione ad intervalli regolari è necessario per assicurarsi che le bombole stiano mantenendo tutte le loro caratteristiche intatte, oppure se si sono verificate delle corrosioni interne. Le normative prevedono la revisione delle bombole ogni 4/5 anni in base al tipo di omologazione delle stesse.

Le bombole che devono essere installate ed omologate secondo il Regolamento ECE/ONU n. 110. Il ricollaudo delle bombole è sempre gratuito, si paga solo la manodopera e le eventuali sostituzioni di valvole o tubazioni. La rottamazione definitiva delle bombole arriva per legge dopo 20 anni.

1. Effettuare una revisione delle bombole del metano ogni 4/5 anni

Effettuare una revisione ad intervalli regolari è necessario per assicurarsi che le bombole stiano mantenendo tutte le loro caratteristiche intatte, oppure se si sono verificate delle corrosioni interne. Le normative prevedono la revisione delle bombole ogni 4/5 anni in base al tipo di omologazione delle stesse.

Le bombole che devono essere installate ed omologate secondo il Regolamento ECE/ONU n. 110. Il ricollaudo delle bombole è sempre gratuito, si paga solo la manodopera e le eventuali sostituzioni di valvole o tubazioni. La rottamazione definitiva delle bombole arriva per legge dopo 20 anni.

2. Utilizzare l’impianto a benzina di tanto in tanto

Questo passaggio è fondamentale per mantenere efficienti le parti che non lavorano durante l’utilizzo a metano, ovvero:

  • Iniettori
  • tubazioni del serbatoio
  • pompa benzina

In genere si consiglia inoltre di non mantenere il serbatoio della benzina in riserva per dei mesi e nemmeno pieno per evita ristagni. Si consiglia di tenerlo costantemente a 1/3 o 1/4 della sua capacità rabboccando di tanto in tanto man mano che si consuma benzina.

In definitiva, per tenere entrambi gli impianti al top è ottimale percorrere qualche km a benzina per ogni serbatoio di metano consumato.

3. Tenere l’impianto di accensione in ottimo stato

Effettuare di tanto in tanto una manutenzione dell’impianto di accensione; in particolare di candele e cavi delle candele, per mantenere la combustione ottimale.

4. Tenere il filtro dell’aria in aspirazione sempre pulito

Un filtro aria pulito, oltre a ridurre l’usura dei particolari meccanici, migliora il flusso dell’aria in ingresso che sarà miscelata con il carburante; questo, oltre ad ottimizzare la combustione, permetterà minor consumo di combustibile.

5. Un occhio di riguardo per gli ammortizzatori e gli iniettori

  • Iniettori: possono incrostarsi e far perdere potenza al veicolo; se sono molto sporchi è necessario smontarli e pulirli con gli ultrasuoni.
  • Ammortizzatori: quelli posteriori nelle auto a metano durano meno per via del peso delle bombole; è possibile, dunque, che si dovrà procedere alla sostituzione con una frequenza differente, oppure prevenire il problema con l’installazione di molle o ammortizzatori rinforzati, come già spesso accade per vetture immatricolate con impianti a metano.

5. Un occhio di riguardo per gli ammortizzatori e gli iniettori

  • Iniettori: possono incrostarsi e far perdere potenza al veicolo; se sono molto sporchi è necessario smontarli e pulirli con gli ultrasuoni.
  • Ammortizzatori: quelli posteriori nelle auto a metano durano meno per via del peso delle bombole; è possibile, dunque, che si dovrà procedere alla sostituzione con una frequenza differente, oppure prevenire il problema con l’installazione di molle o ammortizzatori rinforzati, come già spesso accade per vetture immatricolate con impianti a metano.

Gli svantaggi delle auto a metano

Nonostante l’importante plus ecologico, l’acquisto dell’auto a metano è scoraggiato da alcuni fattori:

  • Il costo, attualmente più alto rispetto al passato
  • la minor presenza di stazioni di rifornimento dedicate in Italia
  • la necessità di manutenzione periodica costante e scrupolosa e quindi maggiori costi
  • in alcuni casi la scarsa potenza del veicolo, in particolare per installazioni successive dell’impianto

La manutenzione di un’auto elettrica presenta molte differenze rispetto ad un veicolo classico. In linea di massima possiamo dire che le green car richiedono un impegno economico minore.

Visto il recente boom di vendite di auto elettriche, grazie agli incentivi e all’incremento dei punti di ricarica installati in diverse città, vediamo insieme al meccanico ‘a posto’ i principali consigli di manutenzione.

Manutenzione di un’auto elettrica: modalità e tempistiche

Sono diversi i parametri che incidono sull’usura dei componenti dell’auto, a prescindere dalle differenti tipologie di alimentazione:

  • lo stile di guida
  • il contesto di utilizza (in città o in montagna)
  • le temperature esterne
  • i chilometri percorsi

Di conseguenza, anche per l’auto elettrica è complesso quantificare le tempistiche e il risparmio sui costi di manutenzione.

Le auto a zero emissioni hanno un motore con molte meno parti e senza liquidi da rabboccare; per questo richiedono una manutenzione estremamente ridotta rispetto ai veicoli con altri tipi di alimentazione e di conseguenza un costo complessivo inferiore.

Questo non vuol dire però nessuna manutenzione ordinaria!

Manutenzione di un’auto elettrica: modalità e tempistiche

Sono diversi i parametri che incidono sull’usura dei componenti dell’auto, a prescindere dalle differenti tipologie di alimentazione:

  • lo stile di guida
  • il contesto di utilizza (in città o in montagna)
  • le temperature esterne
  • i chilometri percorsi

Di conseguenza, anche per l’auto elettrica è complesso quantificare le tempistiche e il risparmio sui costi di manutenzione.

Le auto a zero emissioni hanno un motore con molte meno parti e senza liquidi da rabboccare; per questo richiedono una manutenzione estremamente ridotta rispetto ai veicoli con altri tipi di alimentazione e di conseguenza un costo complessivo inferiore.

Questo non vuol dire però nessuna manutenzione ordinaria!

Quali sono i controlli di manutenzione ordinaria per l’auto elettrica?

Le auto elettriche, essendo veicoli tecnologicamente più complessi, vengono tendenzialmente sottoposte a un esame diagnostico completo di tutto il telaio.

Le varie componenti dell’auto sono infatti comunque soggette a stress nell’uso; per esempio l’impianto frenante o gli pneumatici, di norma più sollecitati per via del peso extra causato delle batterie.

Revisione e tagliando

Gli intervalli necessari per la revisione delle auto elettriche non sono molto diversi dalle auto classiche.

Le case automobilistiche consigliano la revisione ogni 20.000 chilometri circa oppure ogni anno. Se si vuole mantenere le prestazioni del veicolo al massimo livello, tuttavia, molto dipende dalla percorrenza annuale. Ciascuna Casa Auto in ogni caso, fornisce tutte le indicazioni necessarie.

Per quanto riguarda il tagliando, le scadenze variano da produttore a produttore.

Revisione e tagliando

Gli intervalli necessari per la revisione delle auto elettriche non sono molto diversi dalle auto classiche.

Le case automobilistiche consigliano la revisione ogni 20.000 chilometri circa oppure ogni anno. Se si vuole mantenere le prestazioni del veicolo al massimo livello, tuttavia, molto dipende dalla percorrenza annuale. Ciascuna Casa Auto in ogni caso, fornisce tutte le indicazioni necessarie.

Per quanto riguarda il tagliando, le scadenze variano da produttore a produttore.

Le batterie dell’auto elettrica

Un’attenzione particolare deve invece essere dedicata alla batteria, la quale è molto più potente ma anche più complessa rispetto a quella delle automobili a carburante.

Le auto elettriche sono coperte da una garanzia sulla batteria con durata tra gli 8 e i 10 anni, con km variabili a seconda del marchio.

Si tratta di una condizione che richiederà una maggiore attenzione alla regolarità dei tagliandi

Le batterie dell’auto elettrica

Un’attenzione particolare deve invece essere dedicata alla batteria, la quale è molto più potente ma anche più complessa rispetto a quella delle automobili a carburante.

Le auto elettriche sono coperte da una garanzia sulla batteria con durata tra gli 8 e i 10 anni, con km variabili a seconda del marchio.

Si tratta di una condizione che richiederà una maggiore attenzione alla regolarità dei tagliandi

Quali sono i guasti più frequenti su auto elettriche e ibride?

Nel report Auto elettriche e connesse: impatto su aftermarket e consumatori, che SicurAUTO.it ha presentato in anteprima ad Autopromotec 2022, sono stati analizzati i guasti più diffusi e ricambi più sostituiti sulle auto elettriche e Ibride.

Nella classifica dei ricambi maggiormente sostituiti sulle auto ibride troviamo:

  • la batteria di avviamento
  • le candelette
  • i ricambi dell’impianto elettrico
  • i ricambi di carrozzeria

I ricambi maggiormente sostituiti nelle auto elettriche sono:

  • la batteria di avviamento
  • i ricambi dell’impianto elettrico
  • gli ammortizzatori anteriori
  • i bracci sospensioni

Nell’analisi di SicurAuto.it è emerso inoltre che i tempi di fermo macchina in officina per le auto elettriche arrivano fino a circa 1,5 giorni in più per la manutenzione straordinaria e ad un massimo di 1,5 giorni in più per le riparazioni di carrozzeria, rispetto alle altre alimentazioni.

I costi di manutenzione delle auto elettriche possono essere una variabile decisiva per stabilire quale sia la migliore auto per le proprie esigenze.

Il meccanico ‘a posto’ ci fornisce alcune informazioni sul tema.

L’acquisto di un’auto elettrica prevede varie agevolazioni come:

  • lo sconto del bollo
  • ecoincentivi
  • tariffe ridotte per le strisce blu

La manutenzione delle auto elettriche non è a costo zero, ma sicuramente più economica visti i pochi interventi previsti e, soprattutto, le ridotte tempistiche di manodopera.

Quanto costa realmente la manutenzione delle auto elettriche?

Sono stati messi a confronto i piani di manutenzione ordinaria e i relativi costi da sostenere di auto elettriche, ibridi e tradizionali, nei primi 6 anni. Dal focus specifico sulle ore di manodopera previste dai tempari è emerso che le case produttrici di auto elettriche effettuano controlli alle parti tecniche – ammortizzatori, bracci oscillanti, freni e pneumatici – come per le auto tradizionali.

Quanto costa realmente la manutenzione delle auto elettriche?

Sono stati messi a confronto i piani di manutenzione ordinaria e i relativi costi da sostenere di auto elettriche, ibridi e tradizionali, nei primi 6 anni. Dal focus specifico sulle ore di manodopera previste dai tempari è emerso che le case produttrici di auto elettriche effettuano controlli alle parti tecniche – ammortizzatori, bracci oscillanti, freni e pneumatici – come per le auto tradizionali.

Nel confronto tra auto elettrica e a benzina, per alcuni modelli, è emerso che:

  • si arriva ad un risparmio del 75% per la manutenzione ordinaria nei primi 6 anni
  • la media sul risparmio è del 42%

Per la manutenzione delle auto elettriche si spende in media € 182 euro l’anno, contro i € 314 per quelle equivalenti con motore tradizionale.

Se stai pensando di acquistare un’auto elettrica considera quindi che i costi di manutenzione saranno inferiori ma non per questo i controlli saranno meno frequenti.

In Italia ci sono ancora pochi veicoli elettrici rispetto ai maggiori Paesi europei. Nonostante ciò, il numero dei punti di ricarica è in graduale aumento ed adatto alle auto circolanti, ad eccezione delle autostrade, per cui è difficile riuscire a fare viaggi a lunga percorrenza con un auto elettrica.

Nel report “Auto elettriche e connesse: impatto su aftermarket e consumatori” – realizzato da SicurAUTO.it con la collaborazione del Main Sponsor LKQ RHIAG e i Technical Sponsor, ARVAL Italia e Repower – è stato calcolato il rapporto tra il numero di auto elettriche + plug-in circolanti e i punti di ricarica pubblici in ognuna delle 10 principali città italiane già elettrificate.
I risultati sono inaspettati.

Obiettivo dell’indagine: la città italiana più Electric Friendly.

Quale città riesce a garantire la maggior copertura pubblica di punti di ricarica ai veicoli elettrici e plug-in realmente circolanti?
Se state per rispondere “Milano”, visto che il capoluogo lombardo ha notoriamente fama di città capofila della mobilità sostenibile in Italia, siete fuori strada.

  • Milano ha ben 777 punti di ricarica pubblici; cifra abbastanza buona, ma questi punti devono servire ben 24.470 auto tra elettriche e plug-in. Significa che ogni punto di ricarica deve servire ben 31,5 veicoli, il peggior rapporto tra le 10 città prese in esame. È molto probabile che Milano sopperisca con una vasta rete di ricariche private.
  • Roma: la situazione è migliore dato che ci sono più punti di ricarica, 1773, e un rapporto di 15,4 con i veicoli.
  • Genova: a sorpresa è proprio la città più Electric Friendly d’Italia. Con soli 6,6 veicoli per punto di ricarica.
  • Catania si posiziona al 2° posto con 12,3.

I dati confermano come, ad oggi, il punto di ricarica domestico (o aziendale) sia strumento fondamentale per la transizione elettrica.

Obiettivo: mobilità elettrica in Unione Europea

Il consumatore italiano è ormai pronto per il passaggio alla mobilità elettrica, motivato dagli incentivi monetari e da una crescente consapevolezza ambientale.
Proprio in questi giorni il Parlamento ha approvato lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 in Unione Europea per arrivare a un’eliminazione graduale di veicoli con combustione interna (ICE).
Sarà fondamentale per l’Italia adeguarsi alle nuove esigenze dei consumatori sia con una filiera industriale di conversione all’elettrico più sviluppata sia con l’espansione delle infrastrutture di ricarica.
I meccanici delle Officine ‘a posto’ sono pronti per affrontare il cambiamento, grazie a un ricco programma di formazione e strumenti innovativi sono preparati per lavorare sulle nuove tecnologie presenti nelle vetture di ultima generazione

L’auto a GPL rappresenta una scelta diffusa fra gli automobilisti perché è un sistema di alimentazione che permette di risparmiare sul carburante, mantenendo comunque delle buone prestazioni.
È importante ricordare che necessita di alcune accortezze per far funzionare l’impianto al meglio e mantenerlo efficiente.
L’auto a GPL ha bisogno di una manutenzione periodica ordinaria e straordinaria anche previste per legge, senza chiaramente dimenticare il tagliando e la revisione, a cui sono soggetti tutti i veicoli.

Il meccanico ‘a posto’ ci spiega più nel dettaglio cosa fare per manutenere al meglio la tua auto GPL.

La manutenzione ordinaria dell’impianto

Nella manutenzione ordinaria dell’impianto di alimentazione GPL rientra il tagliando: vanno seguite e rispettate le scadenze scritte sul libretto di manutenzione dell’auto, circa ogni 15.000/20.000 chilometri.
Rispetto a un’auto benzina o diesel il costo varia e può essere un po’ più alto per via di alcuni interventi dedicati esclusivamente al GPL, come ad esempio:

  • il controllo su eventuali perdite
  • la sostituzione di alcuni filtri
  • il controllo delle valvole del motore.

Oltre al tagliando bisogna ricordarsi della revisione periodica, ma in questo caso le tempistiche sono le stesse delle altre auto. Ci sono però ulteriori test aggiuntivi che comportano costi maggiori, che comprendono controlli relativi a tutte le parti dell’impianto a gas.
Non cambiano, invece, i termini per la revisione delle auto. Valgono le stesse regole previste per le auto diesel e benzina: va effettuata 4 anni dopo la prima immatricolazione e, successivamente, ogni due anni.

La manutenzione ordinaria dell’impianto GPL

Nella manutenzione ordinaria dell’impianto di alimentazione GPL rientra il tagliando: vanno seguite e rispettate le scadenze scritte sul libretto di manutenzione dell’auto, circa ogni 15.000/20.000 chilometri.
Rispetto a un’auto benzina o diesel il costo varia e può essere un po’ più alto per via di alcuni interventi dedicati esclusivamente al GPL, come ad esempio:

  • il controllo su eventuali perdite
  • la sostituzione di alcuni filtri
  • il controllo delle valvole del motore.

Oltre al tagliando bisogna ricordarsi della revisione periodica, ma in questo caso le tempistiche sono le stesse delle altre auto. Ci sono però ulteriori test aggiuntivi che comportano costi maggiori, che comprendono controlli relativi a tutte le parti dell’impianto a gas.
Non cambiano, invece, i termini per la revisione delle auto. Valgono le stesse regole previste per le auto diesel e benzina: va effettuata 4 anni dopo la prima immatricolazione e, successivamente, ogni due anni.

Manutenzione straordinaria dell’auto a GPL

Un servizio di manutenzione straordinario per l’auto a GPL è la sostituzione obbligatoria per legge del serbatoio ogni 10 anni.
Il periodo si calcola dalla data di immatricolazione se l’impianto è stato montato di serie; dalla data di collaudo per gli impianti installati aftermarket.

Il costo di sostituzione della bombola dipende dai seguenti fattori:

  • modello del veicolo
  • tariffe per la manodopera
  • modello di serbatoio
  • regione in cui si effettua l’intervento

In generale possiamo comunque considerare un costo a partire da € 500.

Attenzione: spesso si fa confusione tra revisione dell’impianto GPL e revisione delle bombole GPL

Per legge è prevista la sostituzione del serbatoio, non la revisione.
Durante il servizio di revisione le bombole vengono controllate ma non devono essere sempre sostituite. Per sua conformazione, inoltre, l’impianto GPL è dotato di elettrovalvole che fanno sì che le auto siano sicure anche in caso di incidente o incendio.

BEST PRATICE

Dopo alcuni anni di utilizzo dell’impianto potrebbe capitare di dover fare la revisione della testata del motore per usura delle valvole del motore. Un suggerimento importante è quello di non saltare mai i tagliandi, anche quando l’auto non è più in garanzia ma soprattutto di affidarsi a officine competenti.

Manutenzione straordinaria dell’auto a GPL

Un servizio di manutenzione straordinario per l’auto a GPL è la sostituzione obbligatoria per legge del serbatoio ogni 10 anni.
Il periodo si calcola dalla data di immatricolazione se l’impianto è stato montato di serie; dalla data di collaudo per gli impianti installati aftermarket.

Il costo di sostituzione della bombola dipende dai seguenti fattori:

  • modello del veicolo
  • tariffe per la manodopera
  • modello di serbatoio
  • regione in cui si effettua l’intervento

In generale possiamo comunque considerare un costo a partire da € 500.

Attenzione: spesso si fa confusione tra revisione dell’impianto GPL e revisione delle bombole GPL


Per legge è prevista la sostituzione del serbatoio
, non la revisione.
Durante il servizio di revisione le bombole vengono controllate ma non devono essere sempre sostituite. Per sua conformazione, inoltre, l’impianto GPL è dotato di elettrovalvole che fanno sì che le auto siano sicure anche in caso di incidente o incendio.

BEST PRATICE

Dopo alcuni anni di utilizzo dell’impianto potrebbe capitare di dover fare la revisione della testata del motore per usura delle valvole del motore. Un suggerimento importante è quello di non saltare mai i tagliandi, anche quando l’auto non è più in garanzia ma soprattutto di affidarsi a officine competenti.

Gli obblighi di legge per l’auto GPL: cosa è cambiato?

Dal 2021 l’articolo 78 del Codice della Strada (comma 1 dell’art. 78 Cds ) è stato modificato in ottica di sveltire il processo, eliminando l’obbligo per chi ha un’auto a GPL o metano di fare il collaudo in motorizzazione.

Fino al 2020, invece, la legge italiana prevedeva l’obbligo di collaudo in motorizzazione al momento della sostituzione della bombola GPL.

Ora è l’officina o il centro autorizzato che ha svolto il lavoro a rilasciare una Dichiarazione di Conformità dei lavori, da inviare poi alla motorizzazione così che possa essere aggiornato il libretto di circolazione.

Se non si provvede a sostituire il serbatoio entro i termini stabiliti si rischia una multa fino a € 594, oltre che il ritiro della Carta di Circolazione e il fermo amministrativo. È possibile riavere il libretto dell’auto e riprendere ad utilizzare il veicolo solo a sostituzione avvenuta.

Gli obblighi di legge per l’auto GPL: cosa è cambiato?

Dal 2021 l’articolo 78 del Codice della Strada (comma 1 dell’art. 78 Cds ) è stato modificato in ottica di sveltire il processo, eliminando l’obbligo per chi ha un’auto a GPL o metano di fare il collaudo in motorizzazione.

Fino al 2020, invece, la legge italiana prevedeva l’obbligo di collaudo in motorizzazione al momento della sostituzione della bombola GPL.

Ora è l’officina o il centro autorizzato che ha svolto il lavoro a rilasciare una Dichiarazione di Conformità dei lavori, da inviare poi alla motorizzazione così che possa essere aggiornato il libretto di circolazione.

Se non si provvede a sostituire il serbatoio entro i termini stabiliti si rischia una multa fino a € 594, oltre che il ritiro della Carta di Circolazione e il fermo amministrativo. È possibile riavere il libretto dell’auto e riprendere ad utilizzare il veicolo solo a sostituzione avvenuta.

Perché scegliere un’auto GPL

Il GPL ha diversi pregi, se mantenuto correttamente:

  • inquina poco
  • permette di circolare liberamente anche nei blocchi del traffico
  • fa risparmiare in termini di carburante

Per preservare al meglio la vita del motore GPL è consigliabile viaggiare periodicamente a benzina.
Una buona prassi è sfruttare almeno un pieno di benzina ogni due di gas, in modo da mantenere più efficienti le valvole.

L’assicurazione RCA (abbreviazione di Responsabilità Civile Autoveicoli) è un contratto assicurativo obbligatorio per legge che copre i danni a persone o cose in caso di sinistro causato dall’auto dell’assicurato durante la circolazione o la sosta su suolo pubblico.

Insieme al meccanico ‘a posto’ vediamo cosa prevede e quali sono le novità della dematerializzazione dei documenti.

L’accordo prevede che la compagnia assicurativa, a fronte di un premio pagato periodicamente dal contraente, si impegna a versare al danneggiato un risarcimento entro un massimale stabilito, vale a dire una cifra massima concordata al momento della sottoscrizione del contratto.

La Rc Auto base non copre ogni evento che può verificarsi. L’utente può però personalizzare la polizza integrandola con delle garanzie accessorie per aumentare i servizi inclusi e per una maggiore protezione del veicolo e del conducente.
Il numero di garanzie influenza il premio; di solito si selezionano le coperture più adatte al proprio stile di vita, come ad esempio:

  • assistenza stradale,
  • infortunio conducente
  • furto e incendio
  • tutela legale
  • cristalli

Ci sono sanzioni per chi non ha una polizza assicurativa?

Le forze dell’ordine possono disporre una multa compresa tra € 868 e € 3.471, oltre al sequestro del veicolo. L’importo può essere ridotto al 50% se pagato nei quindici giorni successivi alla scadenza stabilita.

Da fine 2015 non c’è più l’obbligo per l’automobilista di esporre il tagliando di carta sul parabrezza dell’auto. Questo sistema ha permesso di ridurre notevolmente la falsificazione e la compravendita di contrassegni falsi, fenomeno molto diffuso nel nostro Paese.

Grazie a un miglioramento dei sistemi informatici e delle banche dati, alle Forze dell’Ordine basta un semplice controllo elettronico per verificare attraverso la targa dell’auto se questa ha la copertura assicurativa.

Ci sono sanzioni per chi non ha una polizza assicurativa?

Le forze dell’ordine possono disporre una multa compresa tra € 868 e € 3.471, oltre al sequestro del veicolo. L’importo può essere ridotto al 50% se pagato nei quindici giorni successivi alla scadenza stabilita.

Da fine 2015 non c’è più l’obbligo per l’automobilista di esporre il tagliando di carta sul parabrezza dell’auto. Questo sistema ha permesso di ridurre notevolmente la falsificazione e la compravendita di contrassegni falsi, fenomeno molto diffuso nel nostro Paese.

Grazie a un miglioramento dei sistemi informatici e delle banche dati, alle Forze dell’Ordine basta un semplice controllo elettronico per verificare attraverso la targa dell’auto se questa ha la copertura assicurativa.

Cos’è cambiato dopo la dematerializzazione del tagliando?

Con l’introduzione della dematerializzazione del tagliando sono nate agenzie assicurative “dematerializzate” e modelli di business altrimenti improponibili, per esempio le polizze on-demand, sottoscritte al momento del bisogno, magari per un lasso di tempo breve. Questo ha portato ad una maggiore semplificazione della sottoscrizione di una polizza: tutto avviene online o tramite app e con pochi clic si sceglie la polizza, si conferma l’acquisto, si attiva e si riceve il contratto e la gestione del sinistro.

Cosa ti offrono le officine ‘a posto’

Fra i servizi offerti dalle Officine ‘a posto’ puoi trovare:

  • Garanzia di Rete valida 2 anni presso tutte le officine ‘a posto’, per eventuali difetti di fabbricazione dei ricambi di Qualità Originale distribuiti da Rhiag
  • Sconto su ricambi e servizi di manutenzione
  • Nel periodo delle promozioni stagionali una polizza assistenza stradale IMA Italia Assistance valida 6 mesi in tutta Europa: copre i veicoli con anzianità inferiore a 12 anni e include soccorso stradale, spese di albergo, rientro o proseguimento del viaggio, auto sostitutiva.

Cosa ti offrono le officine ‘a posto’

Fra i servizi offerti dalle Officine ‘a posto’ puoi trovare:

  • Garanzia di Rete valida 2 anni presso tutte le officine ‘a posto’, per eventuali difetti di fabbricazione dei ricambi di Qualità Originale distribuiti da Rhiag
  • Sconto su ricambi e servizi di manutenzione
  • Nel periodo delle promozioni stagionali una polizza assistenza stradale IMA Italia Assistance valida 6 mesi in tutta Europa: copre i veicoli con anzianità inferiore a 12 anni e include soccorso stradale, spese di albergo, rientro o proseguimento del viaggio, auto sostitutiva.

Ci sono 1600 officine affiliate al network ‘a posto’ RHIAG: trova quella più vicino a te!

Per garanzia si intende una forma contrattuale che garantisce l’adempimento di una responsabilità o di un obbligo tutelando i diritti di una, più o tutte le parti di un rapporto commerciale o giuridico. Una garanzia è quindi una sorta di contratto o impegno contrattuale con il quale una delle parti di una transazione si impegna a tutelare i diritti della parte lesa in caso di danni previsti dal contratto di garanzia.

Spesso però si confondono i vari tipi di garanzia. Il nostro meccanico ‘a posto’ ci aiuta a fare un po’ di chiarezza.

Qual è la differenza tra garanzia legale e commerciale?

Garanzia commerciale
Contratto che vincola l’acquirente ad effettuare la manutenzione presso la rete ufficiale. Viene rilasciata dal venditore oltre alla garanzia prevista dalla legge.
Per questo la copertura ha una durata variabile a seconda delle clausole sottoscritte e può essere gratuita o a pagamento. Spesso questo tipo di garanzia smette di coprire determinati componenti man mano che passa il tempo.

Garanzia legale
Garanzia di conformità sancita dal Codice del consumatore. Ha validità di due anni per le auto nuove e un anno per le usate.
Garantisce interventi gratuiti in caso di guasti e “non conformità” della vettura.
Generalmente non copre gli elementi soggetti a normale usura come le pastiglie e i dischi dei freni, filtri e olio. Restano scoperti anche i danni provocati dal conducente.

Qual è la differenza tra garanzia legale e commerciale?

Garanzia commerciale
Contratto che vincola l’acquirente ad effettuare la manutenzione presso la rete ufficiale. Viene rilasciata dal venditore oltre alla garanzia prevista dalla legge.
Per questo la copertura ha una durata variabile a seconda delle clausole sottoscritte e può essere gratuita o a pagamento. Spesso questo tipo di garanzia smette di coprire determinati componenti man mano che passa il tempo.

Garanzia legale
Garanzia di conformità sancita dal Codice del consumatore. Ha validità di due anni per le auto nuove e un anno per le usate.
Garantisce interventi gratuiti in caso di guasti e “non conformità” della vettura.
Generalmente non copre gli elementi soggetti a normale usura come le pastiglie e i dischi dei freni, filtri e olio. Restano scoperti anche i danni provocati dal conducente.

Quali sono le regole per i tagliandi obbligatori

Le officine indipendenti, come quelle appartenenti alla Rete ‘a posto’, seguono alla lettera il piano di manutenzione programmato durante il periodo di garanzia e montano ricambi di qualità originale o equivalente, rispettando le istruzioni del costruttore.

È essenziale conservare la ricevuta fiscale che riporti gli interventi effettuati e i codici identificativi dei ricambi utilizzati per fare il tagliando, come descritto nel libretto di uso e manutenzione, per far sì che non decada la garanzia.
Una prassi che le officine più professionali conoscono e attuano ormai da anni.

Per chi si affida alle Officine ‘A posto’ le garanzie non finiscono qui!

Quali sono le regole per i tagliandi obbligatori

Le officine indipendenti, come quelle appartenenti alla Rete ‘a posto’, seguono alla lettera il piano di manutenzione programmato durante il periodo di garanzia e montano ricambi di qualità originale o equivalente, rispettando le istruzioni del costruttore.

È essenziale conservare la ricevuta fiscale che riporti gli interventi effettuati e i codici identificativi dei ricambi utilizzati per fare il tagliando, come descritto nel libretto di uso e manutenzione, per far sì che non decada la garanzia.
Una prassi che le officine più professionali conoscono e attuano ormai da anni.

Per chi si affida alle Officine ‘A posto’ le garanzie non finiscono qui!

I meccanici della Rete ti offrono la Garanzia di Rete ‘a posto’: valida 24 mesi presso tutte le officine ‘a posto’ d’Italia, per eventuali difetti di fabbricazione dei ricambi di Qualità Originale distribuiti da RHIAG.

Scopri l’officina ‘a posto’ più vicina a te

Le officine e carrozzerie multimarca della Rete ‘a posto’ RHIAG sono 1600 dislocate su tutto il territorio italiano!

Cerca iI meccanico ‘a posto’ più vicino a te, è pronto a effettuare ogni tipologia d’intervento sulla tua auto: da un check up di routine ad un intervento di emergenza, fino al tagliando auto anche in garanzia. Troverai professionalità e competenza ad un prezzo trasparente.

Quali interventi puoi richiedere nelle Officine ‘a posto’?

Nell’Officina ‘a posto’ più vicina a te puoi effettuare tutti i principali servizi di manutenzione per la tua auto, come:

  • tagliando auto
  • controllo freni e sostituzione pastiglie e dischi
  • ricarica clima
  • controllo e sostituzione ammortizzatori
  • diagnosi elettronica
  • controllo e sostituzione frizione
  • sostituzione luci e tergicristalli

… e molti altri!

Quali interventi puoi richiedere nelle Officine ‘a posto’?

Nell’Officina ‘a posto’ più vicina a te puoi effettuare tutti i principali servizi di manutenzione per la tua auto, come:

  • tagliando auto
  • controllo freni e sostituzione pastiglie e dischi
  • ricarica clima
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  • diagnosi elettronica
  • controllo e sostituzione frizione
  • sostituzione luci e tergicristalli

… e molti altri!

I meccanici e carrozzieri ‘a posto’ sono dotati di strumenti di diagnosi elettronica e seguono un programma di formazione tecnica continua. Possono quindi operare su tutti i modelli di auto, anche durante il periodo di garanzia.

Infatti, se la tua auto è nuova, puoi affidarti alle Officine ‘a posto’ per i tagliandi di manutenzione programmata (legge Monti – Reg. EU BER N. 461/2010) senza che decada la garanzia del Costruttore! Verranno installati ricambi Rhiag di Qualità Originale o equivalente e rispettati i piani di manutenzione delle Case Auto.

La Rete ‘a posto’, promossa da RHIAG Group, è garanzia di qualità ad un prezzo concorrenziale

Le Officine ‘a posto’ hanno un piano annuale di promozioni caratterizzate da uno sconto in percentuale sui ricambi utili per affrontare al meglio le insidie stagionali. Inoltre, ti offrono un preventivo dettagliato sulla lavorazione richiesta.

Il Network ‘a posto’ ti offre una garanzia in più con la Garanzia di Rete valida 24 mesi presso tutte le officine ‘a posto’ d’Italia, per eventuali difetti di fabbricazione dei ricambi di Qualità Originale distribuiti da Rhiag.

La Rete di officine ‘a posto’ nasce proprio su iniziativa di Rhiag S.r.l., azienda leader in Italia nella distribuzione di componenti di Qualità Originale e società appartenente alla multinazionale LKQ Corporation.

Il Network ‘a posto’ ti offre una garanzia in più con la Garanzia di Rete valida 24 mesi presso tutte le officine ‘a posto’ d’Italia, per eventuali difetti di fabbricazione dei ricambi di Qualità Originale distribuiti da Rhiag.

La Rete di officine ‘a posto’ nasce proprio su iniziativa di Rhiag S.r.l., azienda leader in Italia nella distribuzione di componenti di Qualità Originale e società appartenente alla multinazionale LKQ Corporation.

Tutto questo per essere sempre più vicini alle necessità degli automobilisti.

La manutenzione dell’auto è un’operazione importante per garantire efficienza, prestazioni e sicurezza della propria vettura. Ma conosciamo realmente la differenza tra i principali servizi di manutenzione ovvero: tagliando, revisione e check up?

Il meccanico ‘a posto’ fa un po’ di chiarezza su utilità, tempistiche e costi dei tre principali interventi di manutenzione auto.

Perché è importante la manutenzione dell’auto 

Spesso e volentieri ci rivolgiamo ad un meccanico di in un’officina specializzata quando riscontriamo un malfunzionamento della nostra auto. In molti casi un intervento che si poteva compiere con pochi euro diventa oneroso perché non sono stati sostituiti i componenti a tempo debito.

Per evitare di sostenere spese elevate e improvvise è buona prassi compiere con regolarità le operazioni di manutenzione dell’automobile quali il tagliando, la revisione e il check-up. Ma quando è corretto farli? Scopriamo insieme le differenze tra questi interventi che, se effettuati nei tempi giusti, assicurano lo stato di salute della vettura e una guida in totale sicurezza.

Perché è importante la manutenzione dell’auto 

Spesso e volentieri ci rivolgiamo ad un meccanico di in un’officina specializzata quando riscontriamo un malfunzionamento della nostra auto. In molti casi un intervento che si poteva compiere con pochi euro diventa oneroso perché non sono stati sostituiti i componenti a tempo debito.

Per evitare di sostenere spese elevate e improvvise è buona prassi compiere con regolarità le operazioni di manutenzione dell’automobile quali il tagliando, la revisione e il check up. Ma quando è corretto farli? Scopriamo insieme le differenze tra questi interventi che se effettuati nei tempi giusti assicurano lo stato di salute della vettura e una guida in totale sicurezza.

Tagliando di manutenzione: quali servizi prevede?

Il tagliando o la manutenzione programmata è l’intervento stabilito dalla Casa Auto a scadenza temporale o kilometrica, in base al tipo di utilizzo che facciamo della vettura. Possiamo trovare queste informazioni nel Libretto di Uso e Manutenzione oppure, nelle vetture moderne, nel computer di bordo. Il tagliando prevede diverse tipologie di operazioni: dal cambio olio e filtro olio motore fino a interventi più complessi che possono comprendere la sostituzione della cinghia di distribuzione.

Tagliando di manutenzione: quali servizi prevede?

Il tagliando o la manutenzione programmata è l’intervento stabilito dalla Casa Auto a scadenza temporale o kilometrica, in base al tipo di utilizzo che facciamo della vettura. Possiamo trovare queste informazioni nel Libretto di Uso e Manutenzione oppure, nelle vetture moderne, nel computer di bordo. Il tagliando prevede diverse tipologie di operazioni: dal cambio olio e filtro olio motore fino a interventi più complessi che possono comprendere la sostituzione della cinghia di distribuzione.

Revisione dell’auto: un intervento previsto per legge

La revisione del veicolo è un intervento obbligatorio previsto dalla legge che può essere effettuato solo da Centri Revisione e Motorizzazione. Deve essere effettuato dopo i primi 4 anni di vita della vettura e successivamente ogni due. La revisione prevede dei controlli inerenti alla sicurezza e all’inquinamento:

  • viene testata l’efficienza del sistema frenante e dell’impianto luci
  • vengono controllati i gas di scarico e il rumore di fondo
  • si verifica l’integrità degli specchietti e dei cristalli
  • lo stato degli pneumatici
  • fino a 63 controlli visivi.

Revisione dell’auto: un intervento previsto per legge

La revisione del veicolo è un intervento obbligatorio previsto dalla legge che può essere effettuato solo da Centri Revisione e Motorizzazione. Deve essere effettuato dopo i primi 4 anni di vita della vettura e successivamente ogni due. La revisione prevede dei controlli inerenti alla sicurezza e all’inquinamento:

  • viene testata l’efficienza del sistema frenante e dell’impianto luci
  • vengono controllati i gas di scarico e il rumore di fondo
  • si verifica l’integrità degli specchietti e dei cristalli
  • lo stato degli pneumatici
  • fino a 63 controlli visivi.

Check Up periodico per prendersi cura delle propria auto

Il check up dell’auto è una scelta di cura della propria vettura da parte dell’automobilista. Non è un’operazione a scadenza fissa ma effettuare dei controlli generali dello stato di salute dell’auto è sempre consigliato. Generalmente viene richiesto prima di compiere un viaggio e prevede dei controlli visivi su tutti i principali componenti di sicurezza.

Scopri di più sul check-up auto 10 controlli.

Check Up periodico per prendersi cura delle propria auto

Il check up dell’auto è una scelta di cura della propria vettura da parte dell’automobilista. Non è un’operazione a scadenza fissa ma effettuare dei controlli generali dello stato di salute dell’auto è sempre consigliato. Generalmente viene richiesto prima di compiere un viaggio e prevede dei controlli visivi su tutti i principali componenti di sicurezza.

Scopri di più sul check-up auto 10 controlli.

Tagliando, revisione o check up: quanto costano?

La revisione auto ha un costo imposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che dal 1° novembre 2021 è di 78,75 euro.

Per compiere un check up completo un bravo meccanico impiega circa 30 minuti; il costo si aggira quindi intorno ai 15/20 euro a seconda della tariffa oraria applicata dall’officina.

È più difficile invece indicare il costo di un tagliando poiché dipende dagli interventi previsti, dalla tipologia di vettura e dalla tariffa oraria che varia molto nel territorio italiano. Indicativamente il prezzo di un tagliando base si aggira intorno ai 150 euro fino ad arrivare a 400 euro per tagliandi più articolati.

I professionisti delle Officine ‘a posto’ intervengono su tutte le tipologie di vetture, anche in garanzia. La Rete offre inoltre periodicamente promozioni per una manutenzione dell’auto a prezzi competitivi.

Tagliando, revisione o check up: quanto costano?

La revisione auto ha un costo imposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che dal 1° novembre 2021 è di 78,75 euro.

Per compiere un check up completo un bravo meccanico impiega circa 30 minuti; il costo si aggira quindi intorno ai 15/20 euro a seconda della tariffa oraria applicata dall’officina.

È più difficile invece indicare il costo di un tagliando poiché dipende dagli interventi previsti, dalla tipologia di vettura e dalla tariffa oraria che varia molto nel territorio italiano. Indicativamente il prezzo di un tagliando base si aggira intorno ai 150 euro fino ad arrivare a 400 euro per tagliandi più articolati.

I professionisti delle Officine ‘a posto’ intervengono su tutte le tipologie di vetture, anche in garanzia. La Rete offre inoltre periodicamente promozioni per una manutenzione dell’auto a prezzi competitivi.