Perché l’auto elettrica fa bene all’ambiente
Le emissioni di un’auto elettrica, tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita, sono minori di un’auto endotermica anche paragonando il modello a benzina più virtuoso e quello elettrico con più emissioni.
Le variabili che rendono più o meno impattanti a livello ambientale i vari modelli sono:
- le emissioni prodotte in fase di estrazione dei materiali e di costruzione
- la fonte di energia elettrica utilizzata (rinnovabile o fossile)
- l’utilizzo del veicolo in termini di km percorsi
Le auto elettriche, essendo prive di terminali di scarico, non producono alcuna emissione di anidride carbonica durante la guida, il che riduce di molto l’inquinamento dell’aria e le rende auto a basso impatto ambientale.
Il divario già evidente tra le auto elettriche e quelle tradizionali aumenta notevolmente se si tengono in considerazione le variabili citate e tutte le emissioni nocive collegate alla combustione degli idrocarburi nei motori tradizionali, come gli ossidi di azoto ed il particolato.
Le auto elettriche insomma contribuiscono a ridurre le emissioni di gas effetto serra in modo significativo rispetto ai veicoli tradizionali, tuttavia non sono completamente a zero emissioni.
Decarbonizzare la mobilità è fondamentale per contrastare la crisi climatica, salvaguardare la salute dei cittadini e gli equilibri ambientali.
Purtroppo, però, l’attuale tendenza va nella direzione opposta: mentre altri settori quali la produzione di energia elettrica e l’industria hanno per lo più ridotto le loro emissioni dal 1990 ad oggi, il settore dei trasporti ne ha registrato un aumento, complice un generale incremento della mobilità.
Di fronte alla sfida della decarbonizzazione i veicoli elettrici rappresentano una valida soluzione al dilemma della mobilità sostenibile. Nel corso del loro intero ciclo di vita – dall’estrazione di minerali per le batterie, alla produzione, alla guida e alla rottamazione – le auto elettriche emettono in media 3 volte meno CO2 dei modelli a benzina e gasolio.