In Italia la quota di veicoli a metano sul totale del parco circolante è pari al 2,1%. Negli anni, coloro che hanno scelto di acquistare un’auto a metano lo hanno fatto per due motivi principali:
- economico, prima dell’attuale crisi il prezzo al L era fra i più bassi tra i carburanti disponibili. Il costo del metano al L attualmente è molto più alto rispetto al passato, supera anche il costo della benzina
- ambientale, la combustione del metano genera il 20% in meno di CO2 rispetto alla benzina per cui possiamo dire che il metano è un carburante ecologico
Scopriamo di più sull’auto a metano, buone prassi e consigli di manutenzione specifici, insieme al meccanico ‘a posto’!


Auto a metano: una scelta sicura ed ecologica
Il gas metano è un idrocarburo semplice, la sua molecola è costituita da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno “CH4”.
Il principale vantaggio del metano riguarda la sua consistenza: è più leggero dell’aria, pertanto, in caso di incidenti o perdite, si disperde rapidamente senza creare accumuli. È per questo motivo per esempio che, a differenza dell’auto a GPL, si può parcheggiare l’auto a metano nei parcheggi sotterranei.
Il metano poi è ecologico poiché ha emissioni ridottissime; oltre al beneficio per l’ambiente:
- puoi utilizzare l’automobile anche in caso di riduzioni al traffico come targhe alterne o eco-pass
- sei esonerato dal pagamento del bollo, in alcuni casi in modalità permanente
Auto a metano: una scelta sicura ed ecologica

Il gas metano è un idrocarburo semplice, la sua molecola è costituita da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno “CH4”.
Il principale vantaggio del metano riguarda la sua consistenza: è più leggero dell’aria, pertanto, in caso di incidenti o perdite, si disperde rapidamente senza creare accumuli. È per questo motivo per esempio che, a differenza dell’auto a GPL, si può parcheggiare l’auto a metano nei parcheggi sotterranei.
Il metano poi è ecologico poiché ha emissioni ridottissime; oltre al beneficio per l’ambiente:
- puoi utilizzare l’automobile anche in caso di riduzioni al traffico come targhe alterne o eco-pass
- sei esonerato dal pagamento del bollo, in alcuni casi in modalità permanente
Buone prassi e consigli di manutenzione per l’auto a metano
Per mantenere l’impianto a metano al massimo dell’efficienza sono necessari alcuni accorgimenti e manutenzioni ordinarie.
1. Effettuare una revisione delle bombole del metano ogni 4/5 anni
Effettuare una revisione ad intervalli regolari è necessario per assicurarsi che le bombole stiano mantenendo tutte le loro caratteristiche intatte, oppure se si sono verificate delle corrosioni interne. Le normative prevedono la revisione delle bombole ogni 4/5 anni in base al tipo di omologazione delle stesse.
Le bombole che devono essere installate ed omologate secondo il Regolamento ECE/ONU n. 110. Il ricollaudo delle bombole è sempre gratuito, si paga solo la manodopera e le eventuali sostituzioni di valvole o tubazioni. La rottamazione definitiva delle bombole arriva per legge dopo 20 anni.
1. Effettuare una revisione delle bombole del metano ogni 4/5 anni
Effettuare una revisione ad intervalli regolari è necessario per assicurarsi che le bombole stiano mantenendo tutte le loro caratteristiche intatte, oppure se si sono verificate delle corrosioni interne. Le normative prevedono la revisione delle bombole ogni 4/5 anni in base al tipo di omologazione delle stesse.
Le bombole che devono essere installate ed omologate secondo il Regolamento ECE/ONU n. 110. Il ricollaudo delle bombole è sempre gratuito, si paga solo la manodopera e le eventuali sostituzioni di valvole o tubazioni. La rottamazione definitiva delle bombole arriva per legge dopo 20 anni.
2. Utilizzare l’impianto a benzina di tanto in tanto
Questo passaggio è fondamentale per mantenere efficienti le parti che non lavorano durante l’utilizzo a metano, ovvero:
- Iniettori
- tubazioni del serbatoio
- pompa benzina
In genere si consiglia inoltre di non mantenere il serbatoio della benzina in riserva per dei mesi e nemmeno pieno per evita ristagni. Si consiglia di tenerlo costantemente a 1/3 o 1/4 della sua capacità rabboccando di tanto in tanto man mano che si consuma benzina.
In definitiva, per tenere entrambi gli impianti al top è ottimale percorrere qualche km a benzina per ogni serbatoio di metano consumato.
3. Tenere l’impianto di accensione in ottimo stato
Effettuare di tanto in tanto una manutenzione dell’impianto di accensione; in particolare di candele e cavi delle candele, per mantenere la combustione ottimale.
4. Tenere il filtro dell’aria in aspirazione sempre pulito
Un filtro aria pulito, oltre a ridurre l’usura dei particolari meccanici, migliora il flusso dell’aria in ingresso che sarà miscelata con il carburante; questo, oltre ad ottimizzare la combustione, permetterà minor consumo di combustibile.

5. Un occhio di riguardo per gli ammortizzatori e gli iniettori
- Iniettori: possono incrostarsi e far perdere potenza al veicolo; se sono molto sporchi è necessario smontarli e pulirli con gli ultrasuoni.
- Ammortizzatori: quelli posteriori nelle auto a metano durano meno per via del peso delle bombole; è possibile, dunque, che si dovrà procedere alla sostituzione con una frequenza differente, oppure prevenire il problema con l’installazione di molle o ammortizzatori rinforzati, come già spesso accade per vetture immatricolate con impianti a metano.
5. Un occhio di riguardo per gli ammortizzatori e gli iniettori

- Iniettori: possono incrostarsi e far perdere potenza al veicolo; se sono molto sporchi è necessario smontarli e pulirli con gli ultrasuoni.
- Ammortizzatori: quelli posteriori nelle auto a metano durano meno per via del peso delle bombole; è possibile, dunque, che si dovrà procedere alla sostituzione con una frequenza differente, oppure prevenire il problema con l’installazione di molle o ammortizzatori rinforzati, come già spesso accade per vetture immatricolate con impianti a metano.
Gli svantaggi delle auto a metano
Nonostante l’importante plus ecologico, l’acquisto dell’auto a metano è scoraggiato da alcuni fattori:
- Il costo, attualmente più alto rispetto al passato
- la minor presenza di stazioni di rifornimento dedicate in Italia
- la necessità di manutenzione periodica costante e scrupolosa e quindi maggiori costi
- in alcuni casi la scarsa potenza del veicolo, in particolare per installazioni successive dell’impianto