Uno dei principali motivi che spinge a scegliere un’auto elettrica è probabilmente il suo impatto ecologico. La vendita di auto elettriche è in continua crescita: nel 2021 ne sono state vendute 6.6 milioni che hanno rappresentato circa il 9% del mercato globale.
Nello stesso tempo molte città europee, anche italiane, stanno diventando sempre più “electric friendly”.

Emissioni: i numeri
Il settore dei trasporti è responsabile del 30% delle emissioni di CO2 a livello europeo:
- il 72% di tali emissioni è prodotto dal trasporto stradale
- il 60,7% di queste dalle sole automobili
I gas emessi dalle autovetture sono anche una fonte significativa di inquinanti atmosferici come:
- polveri sottili (PM)
- biossido di azoto (NO2)
…pericolosi per la salute umana e per l’ambiente, soprattutto in città.

Emissioni: i numeri

Il settore dei trasporti è responsabile del 30% delle emissioni di CO2 a livello europeo:
- il 72% di tali emissioni è prodotto dal trasporto stradale
- il 60,7% di queste dalle sole automobili
I gas emessi dalle autovetture sono anche una fonte significativa di inquinanti atmosferici come:
- polveri sottili (PM)
- biossido di azoto (NO2)
…pericolosi per la salute umana e per l’ambiente, soprattutto in città.
Perché l’auto elettrica fa bene all’ambiente
Le emissioni di un’auto elettrica, tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita, sono minori di un’auto endotermica anche paragonando il modello a benzina più virtuoso e quello elettrico con più emissioni.
Le variabili che rendono più o meno impattanti a livello ambientale i vari modelli sono:
- le emissioni prodotte in fase di estrazione dei materiali e di costruzione
- la fonte di energia elettrica utilizzata (rinnovabile o fossile)
- l’utilizzo del veicolo in termini di km percorsi
Le auto elettriche, essendo prive di terminali di scarico, non producono alcuna emissione di anidride carbonica durante la guida, il che riduce di molto l’inquinamento dell’aria e le rende auto a basso impatto ambientale.
Il divario già evidente tra le auto elettriche e quelle tradizionali aumenta notevolmente se si tengono in considerazione le variabili citate e tutte le emissioni nocive collegate alla combustione degli idrocarburi nei motori tradizionali, come gli ossidi di azoto ed il particolato.
Le auto elettriche insomma contribuiscono a ridurre le emissioni di gas effetto serra in modo significativo rispetto ai veicoli tradizionali, tuttavia non sono completamente a zero emissioni.
Decarbonizzare la mobilità è fondamentale per contrastare la crisi climatica, salvaguardare la salute dei cittadini e gli equilibri ambientali.
Purtroppo, però, l’attuale tendenza va nella direzione opposta: mentre altri settori quali la produzione di energia elettrica e l’industria hanno per lo più ridotto le loro emissioni dal 1990 ad oggi, il settore dei trasporti ne ha registrato un aumento, complice un generale incremento della mobilità.
Di fronte alla sfida della decarbonizzazione i veicoli elettrici rappresentano una valida soluzione al dilemma della mobilità sostenibile. Nel corso del loro intero ciclo di vita – dall’estrazione di minerali per le batterie, alla produzione, alla guida e alla rottamazione – le auto elettriche emettono in media 3 volte meno CO2 dei modelli a benzina e gasolio.

Le “emissioni nascoste” dell’auto elettrica
Per valutare l’impatto sull’ambiente considerare solo le emissioni di anidride carbonica non è però sufficiente. Bisogna porre l’attenzione anche su alcuni altri fattori:
- le materie prime utilizzate
- gli altri gas serra emessi durante l’uso
- la produzione di metalli pesanti
- l’impatto delle fonti energetiche
A dispetto delle credenze comuni le auto elettriche sono ad oggi le più impattanti; la filiera produttiva, infatti, non può ancora contare su decenni di standardizzazione come avviene per il termico.
Questo determina il rilascio di maggiori quantità di CO2.
Le “emissioni nascoste” dell’auto elettrica

Per valutare l’impatto sull’ambiente considerare solo le emissioni di anidride carbonica non è però sufficiente. Bisogna porre l’attenzione anche su alcuni altri fattori:
- le materie prime utilizzate
- gli altri gas serra emessi durante l’uso
- la produzione di metalli pesanti
- l’impatto delle fonti energetiche
A dispetto delle credenze comuni le auto elettriche sono ad oggi le più impattanti; la filiera produttiva, infatti, non può ancora contare su decenni di standardizzazione come avviene per il termico.
Questo determina il rilascio di maggiori quantità di CO2.
Energia elettrica: combustibili fossili e processo di produzione
La produzione di energia elettrica in molti paesi, inclusa l’Italia, deriva dai combustibili fossili come il gas e il carbone.
Va da sé che attuare un’inevitabile inversione di tendenza rispetto all’ impatto ambientale dell’uomo, non passa esclusivamente dall’adozione dell’auto elettrica ma anche dalle scelte relative al mix energetico utilizzato per alimentarle e dall’incremento quindi della produzione di energie rinnovabili.
Abbiamo accennato inoltre alle emissioni derivanti dal processo di produzione.
La produzione delle batterie e in particolare l’estrazione e la lavorazione delle materie prime ha un impatto tutt’altro che trascurabile sugli ecosistemi in termini di sfruttamento minerario e di tossicità dei materiali.
Transizione ecologica: non solo auto elettrica
L’elettrificazione del trasporto su strada non è dunque una soluzione miracolosa e dev’essere accompagnata da misure adeguate a renderla davvero sostenibile.
Una soluzione per minimizzare tali impatti potrebbe derivare dal riciclo e il riutilizzo di materiali come le batterie. Se i tassi di riciclo delle batterie non cresceranno enormemente entro il 2050, le miniere di rame, il litio e il nickel attualmente in uso potrebbero esaurirsi, mentre l’apertura di nuove miniere potrebbe avere conseguenze devastanti sui bacini idrici e i corsi d’acqua e la biodiversità.
Questo permetterebbe il risparmio di energia e materie prime preziose e una significativa riduzione dell’impatto ambientale complessivo dei veicoli.
Un’altra misura necessaria riguarda l’investimento nella produzione di energia rinnovabile e pulita.
Ogni tecnologia presenta insomma vantaggi e svantaggi: al momento non esistono delle vetture davvero a impatto zero, almeno finché i costi ambientali di produzione non verranno abbattuti e ci si affiderà a fonti al 100% rinnovabili.
In ogni caso, allo stato attuale, le auto elettriche rimangono l’alternativa meno impattante per il Pianeta.

Transizione ecologica: non solo auto elettrica

L’elettrificazione del trasporto su strada non è dunque una soluzione miracolosa e dev’essere accompagnata da misure adeguate a renderla davvero sostenibile.
Una soluzione per minimizzare tali impatti potrebbe derivare dal riciclo e il riutilizzo di materiali come le batterie. Se i tassi di riciclo delle batterie non cresceranno enormemente entro il 2050, le miniere di rame, il litio e il nickel attualmente in uso potrebbero esaurirsi, mentre l’apertura di nuove miniere potrebbe avere conseguenze devastanti sui bacini idrici e i corsi d’acqua e la biodiversità.
Questo permetterebbe il risparmio di energia e materie prime preziose e una significativa riduzione dell’impatto ambientale complessivo dei veicoli.
Un’altra misura necessaria riguarda l’investimento nella produzione di energia rinnovabile e pulita.
Ogni tecnologia presenta insomma vantaggi e svantaggi: al momento non esistono delle vetture davvero a impatto zero, almeno finché i costi ambientali di produzione non verranno abbattuti e ci si affiderà a fonti al 100% rinnovabili.
In ogni caso, allo stato attuale, le auto elettriche rimangono l’alternativa meno impattante per il Pianeta.